Thomasproject riprende e pubblica il cortometraggio di Arianna Lodeserto dal titolo “Trentasette film per una casa” che documenta la discriminazione spaziale delle classi sociali meno abbienti lungo il secondo dopoguerra. Il lavoro di Lodeserto rappresenta cinematograficamente le ricerche sociali che in quel periodo conducevano ad esempio studiosi come Henri Lefebvre in Francia e Danilo Montaldi in Italia (a Milano). Uno sguardo critico sulle contraddizioni spaziali del capitalismo fordista, nella seconda metà del Novecento, ci pare più che mai attuale alla luce della retorica sovranista, che propone di combattere il neoliberismo e le contraddizioni dell’Unione Europea girando all’indietro le lancette dell’orologio, per tornare al fin troppo mitizzato (di sproposito) patto fordista-keynesiano. L’autrice ci racconta il lato oscuro del welfare state e della società dei consumi: “un’urbanistica del disprezzo” imposta sulla pelle di tanti uomini e tante donne. L’eccellente lavoro di Lodeserto recupera vecchi filmati, cinegiornali e autoproduzioni d’archivio di circa cinquantanni fa per raccontare una vera e propria “critica della vita quotidiana e urbana” delle classi popolari del nostro Paese.
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SINOSSI:
Il filo rosso dell’emergenza abitativa ci ha permesso di scoprire l’intatta e folgorante poesia di quel “cinema minore” (eterogeneo e spesso sommerso negli archivi) che restituiva la controstoria dell’edilizia popolare romana e dei suoi paradossi. Girati muti, non finiti, brandelli di cinema spesso senza “autore”, liriche inchieste militanti e delizie sperimentali rimosse troppo in fretta dalla “storia del cinema italiano”, ma che hanno dedicato almeno uno sguardo all’altrui ricerca di una casa.
Quel cinema rapido e “fatto insieme”, gioioso e cospiratore, aveva provato a scuotere le forme cinematografiche, come pure a narrare altrimenti le perverse forme dell’umano abitare.
Trentasette film per una casa è un saggio visivo fatto di brandelli di pellicola e palazzoni in videotape, di mamme in lotta e palazzinari impuniti, di critica e d’azione.
Synopsis:
ENG
At various times during the 60s and the l’70s, the urgency of the struggle triggered “a cinema right now”, underground as well as militant, experimental as much as documentary. That immediate cinema, joyful and conspiratorial, intended to upset the cinematic shapes, its narrow boundaries and its productive logics, as well as to tell otherwise the alternative forms of human inhabitancy.
Thirty-seven movies for a home is a visual essay made of film shreds and videotape flats, of fighting women and building speculators, of criticism and action.
FRA
Le fil rouge de l’urgence du logement nous a permis de découvrir l’intacte et flamboyante poésie d’un « cinéma mineur » (hétérogène et souvent immergé dans les archives) qui nous restitue la contre-histoire de l’architecture sociale romaine et de ses paradoxes. Un « cinéma tout de suite », aussi underground que militant, aussi expérimental qu’« à l’écoute», composé de pellicules insurgées, joyeuses et conspiratrices, qui essayaient de secouer les formes consensuelles et standardisées de l’industrie du cinéma.
Rushes silencieuses, reportages inachevés, petits plans de films souvent sans auteur (trouvés dans les fonds Aamod, ACS et Unitelefilm), ou d’auteurs refoulées rapidement de l’histoire du cinéma italien. Mais qui ont consacré au moins un regard à l’attente d’une maison.
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SCHEDA TECNICA – Trentasette film per una casa
TITOLO INGLESE: Thirty-seven movies for a home
NAZIONALITA’: italiana
ANNO DI PRODUZIONE: 2017
Prodotto da Filmidee (Milano) 2017 come V capitolo del video-saggio collettivo Per una controstoria del cinema italiano sviluppato con il supporto della Compagnia di San Paolo (Torino) durante la residenza Luoghi Comuni (San Salvario, Torino). Organizzatrici del progetto: Irene Dionisio, Chiara Grizzaffi e Daniela Persico.
FESTIVAL(S) e awards (COME FILM COLLETTIVO)
- Locarno Film Festival, 70 Edition (Film Criticism in Motion)
- Milano Film Festival, 22 Edition (Eventi Speciali)
- Genova Film Festival (20 Edition Premiere)
- Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema (Torino)
- MENZIONI SPECIALI di Catherine Grant, Kevin B. Lee e Irina Trocan per il Video Essaying Film History Award della rivista internazionale “Sight & Sound”, 2017
Proiezioni COME CORTOMETRAGGIO
- Nominato come Best Documentary al Cinalfama International Film Festival, 9th session, Lisbona, gennaio 2018
- Topics in Italian Cinema: Private Memories, Public Images, Re-Cycled Cinema (seminario di Alina Marazzi, NYU-Cinema Studies, New York, aprile 2018)
- Il pensiero critico italiano. Scrivere di cinema dal dopoguerra al web (Convegno internazionale, Università di Parma, giugno 2018)
- Selezionato al Proxy Act Festival, Berlino, Autunno 2018
- Selezionato nella sessione A 50 años del ’68 dell’ULTRAcinema – cine experimental y de found footage, 7 edizione (Xalapa, Mexico, novembre 2018).
COMPOSIZIONE E MONTAGGIO: Arianna Lodeserto
ATTORI PRINCIPALI: Victor Cavallo, Ugo La Pietra, Ugo Gregoretti, Cesare Zavattini.
SUPERVISIONE AL PROGETTO: Anna Franceschini
RESTAURO DEL SUONO: Riccardo Cocozza / Akoros.
SOTTOTITOLI: INGLESE & SPAGNOLO
DURATA: 11’
SUONO: stereo
BIANCO E NERO E COLORE
FORMATO DELLO SCHERMO: 4:3
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PS: Pubblichiamo anche il trailer di un altro filmato di Lodeserto attualmente in corso in diversi Festival e premiazioni dal titolo “Le case che eravamo”
Le case che eravamo – 2018
18min // bianco e nero e colore // hd // 4:3
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COMPOSIZIONE E MONTAGGIO: Arianna Lodeserto
ATTORI PRINCIPALI: Gerardo Sperandini, Duilio Del Prete, Tino Schirinzi.
MUSICA: Enrico Tinelli – Teleborderline (MI)
SOUNDTRACK MASTERING: Max Ficara – Silverlining Studio (MI)
MIX e RESTAURO DEL SUONO: Riccardo Cocozza – Akoros Soundtracks (RM)
SUPERVISIONE AL PROGETTO: Ugo Adilardi – AAMOD (RM)
COLOR GRADING: Magali Marc (étalo’mobile – France)
PRODUZIONE: Arianna Lodeserto (desertar-quai des courts)
CO-PRODUZIONE: AAMOD (premio Zavattini 2016)
SOTTOTITOLI: Inglese, catalano, Serbo-croato.
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FESTIVALS
> Italian Film Festival of Minneapolis / St. Paul – X edizione: “Places of Memory and Change”. Building Bridges: Emerging Filmmaker Awards: Premio della giuria
> IsReal – Festival di cinema del reale, III edizione, Sguardi sul Mediterraneo, Nuoro 2018: Menzione speciale della giuria
> European Film Festival Palić, XV edizione, 2018 (Young Spirit of Europe)
> Vicoli Corti – Cinema di periferia, XIII edizione (film d’apertura)
> Majazzin, screening & Q&A (Altamura 2018)
> Perse Visioni, Live Art Act – short films, XI edizione, Polignano a mare 2018 (selezione ufficiale di Alina Marazzi)
> Festival dei Claustri di Altamura, VI edizione (corti in festival)
> History Film Festival, II edizione, Rijeka – Croazia 2018 (selezione ufficiale)
> CineBarrio, rassegna sull’abitare, Cagliari 2018
> Linz International Short Film Festival (selezione ufficiale)
> Family Film Project – Archive, Memory, Ethnography. Internacional Film Fest, VII edizione, Porto 2018 (selezione ufficiale)
> 25º L’Alternativa / Barcelona Independent Film Festival (SPAIN) – Alternativa Official
> Genova Film Festival, XX edizione – finalista concorso nazionale documentari
> Lecce Film Fest / Festival del cinema invisibile, XIII edizione – Cinema Italiano